A Palazzo Giustiniani un’altra iniziativa del senatore Antonio Trevisi sulla Transizione Ecologica

A Palazzo Giustiniani un’altra iniziativa del senatore Antonio Trevisi sulla Transizione Ecologica

Il focus questa volta è sulla finanza e sulle tecnologie: tra i protagonisti c’è anche Ener2Crowd, l’unica «piattaforma per investire bene».

Dopo aver esaminato questo mese le spinose questioni legate alla Direttiva Case Green in un incontro in Senato al quale erano presenti numerosi imprenditori del settore, da Alessandro Fontana ceo di Italsoft ad Anna Marras ceo di Acrobatica, passando per Edi Lala ceo di Multicompel Technologyspecializzata nell’installazione di impianti fotovoltaici e solari termici, questa volta l’iniziativa del senatore Antonio Trevisi ha messo al centro dell’attenzione gli aspetti legati alla finanza ed alla tecnologia.

L’incontro, nella prestigiosa Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, dove hanno sede l’appartamento di rappresentanza del presidente del Senato e gli uffici dei presidenti emeriti della Repubblica, è stato organizzato dal senatore Antonio Trevisi e vede nuovamente protagonista Alessandro Fontana ceo di Italsoft, insieme a realtà bancarie tradizionali ed a realtà più innovative quali la piattaforma Ener2Crowd, rappresentata in Senato da uno dei suoi soci fondatori, Giorgio Mottironi che è anche chief analyst del GreenVesting Forum.

«Il nostro approccio è l’unico in grado di garantire, tramite strumenti di finanza alternativa, un processo equo di partecipazione e di redistribuzione della ricchezza, non basato su dinamiche meramente speculative che, come nel caso dell’immobiliare, continuano ad ampliare le disuguaglianze ed accentrare la capacità finanziaria» ha spiegato Mottironi.

Ener2Crowd, recentemente entrata anche a far parte del Kyoto Club, è di fatto l’unica «piattaforma per investire bene», dove al bene materiale immediato e certificato (con rendimenti fino anche al 12% annuo) si somma l’ulteriore bene culturale, ambientale ed economico. La piattaforma, insomma, non solo è sostenibile ma essa stessa “produce sostenibilità” a livello culturale ed economico.